Economia
...e così ho cominciato a studiare per l'esame di economia. La materia la conosco già, avendo seguito in toto il corso a Córdoba quando l'inverno scorso mi ci trovavo in Erasmus, ma una ripassatina all'argomento prima dell'esame andava fatta. Da un lato sono felice visto che il programma è ridicolo, addirittura striminzito: il professore ha tagliato quasi tutto. Dall'altro sono sconcertato e a dir poco tentato di usare i testi spagnoli per studiare questa misteriosa materia. Perché misteriosa? Semplice, perché ne parlano tutti e quasi tutti non ne sanno quasi nulla. E non mi riferisco a equazioni di microeconomia, bensì al fatto che quando la lente si allarga sulla macroeconomia, la lucidità delle affermazioni a riguardo è scoraggiante.
Prendete ad esempio ciò che scrissi in questo articolo di un anno fa.
Ma arriviamo al succo del post di oggi, leggete e spalancate le fauci:
Si tratta per caso di un estratto del "Capitale" di Karl Marx? No.
Ma forse vi sto tendendo un tranello, forse si tratta del suo amichetto Engels, che, se andate a sbirciare alla Wikipedia, già nelle prime righe di lui si dice:
MMmmm, acqua!
Già durante le mie elementari, quella poco economista della mia maestra, aveva messo in circolo la voce che il capitalismo aveva vinto e il comunismo no. Ma qui siamo all'Università, bellezza! Qui si pagano fior di quattrini, per poter assurgere a titoli come "Gran-Lecca-Culo-Accademico" che in realtà sul biglietto da visita segue la dicitura "Assistente alla Cattedra di...". Qui la scienza te la infondono come un Cornetto Soft.
Ebbene quello che avete letto è il primo capitolo del mio testo di Economia, ufficialmente in vigore qui all'UNIFI. E poi signori miei vi meravigliate che nelle scuole e nelle Università prolifichino i No-Global???
Prendete ad esempio ciò che scrissi in questo articolo di un anno fa.
Ma arriviamo al succo del post di oggi, leggete e spalancate le fauci:
"...In secondo luogo, l'organizzazione sociale può decidere di intervenire o meno per cambiare la distribuzione del reddito. Un'organizzazione sociale basata sulla proprietà statale delle risorse tende a perseguire un elevato grado di uguaglianza nella distribuzione del reddito e della ricchezza. In un'organizzazione sociale basata sulla proprietà privata, la ricchezza e il potere economico possono prograssivamente concentrarsi in poche, ricche famiglie."
Si tratta per caso di un estratto del "Capitale" di Karl Marx? No.
Ma forse vi sto tendendo un tranello, forse si tratta del suo amichetto Engels, che, se andate a sbirciare alla Wikipedia, già nelle prime righe di lui si dice:
"...In questo periodo Engels, influenzato dalle teorie di Jean-Jacques Rousseau, affermò che la proprietà privata è la fonte di ogni malessere economico della società".
MMmmm, acqua!
Già durante le mie elementari, quella poco economista della mia maestra, aveva messo in circolo la voce che il capitalismo aveva vinto e il comunismo no. Ma qui siamo all'Università, bellezza! Qui si pagano fior di quattrini, per poter assurgere a titoli come "Gran-Lecca-Culo-Accademico" che in realtà sul biglietto da visita segue la dicitura "Assistente alla Cattedra di...". Qui la scienza te la infondono come un Cornetto Soft.
Ebbene quello che avete letto è il primo capitolo del mio testo di Economia, ufficialmente in vigore qui all'UNIFI. E poi signori miei vi meravigliate che nelle scuole e nelle Università prolifichino i No-Global???
4 Comments:
beh, guarda, dovresti venire a vedere da me, alla facoltà di lett e filosofia dell'università di urbino
i corsi di sociologia (generale, della cultura, economica) son basati direttamente su karl marx, oppure sull'intellettuale marxista di turno (nel 04/05, ad es., era un festival del pensiero di marcuse)
i corsi di letteratura hanno parti monografiche concentrate sulla satira. i testi? sabina guzzanti, michael moore, daniele luttazzi
i corsi di filosofia morale sono concentrati sul pacifismo
per non parlare dei corsi "ideologici" come etica pubblica oppure filosofia della storia
e così via, altri esempi
ce ne sono a bizzeffe
ciao ciao
By Anonymous, at 10 October, 2005 15:08
Sono affranto Corrado, se hai letto i miei due post sull'economia capisci che la prendo seriamente, e tutto questo non è solo iniquo, è buffonesco. Ma dico io, neanche fossimo in Venezuela!!!
Marco
By Heraclitus, at 10 October, 2005 15:21
io frequento economia ad ancona e non è raro vedere il professore di microeconomia o macro entrare in aula col "manifesto" sotto braccio... forse è che bisogna essere di sinistra per far carriera..!!
By Anonymous, at 10 October, 2005 17:09
Lorenzo: è l'effetto "babbo natale". Tutti sanno che non esiste, che non è vero; qualcuno lo dice apertamente, qualcuno a mezza bocca, qualcuno ancora ci crede. Ma tutti i cresciutelli sanno che è un'invenzione, ma se la accetti e sei nel club puoi ricavarne i tuoi vantaggi. In fondo anche una bugia se cumunemente accettata può rappresentare un bel business. Ed ecco spiegata l'infiltrazione accademica del comunismo in quella scienza chiamata: Economia.
Il mio commento a tutto questo lo faccio dire a Clint Eastwood. Prendete un film a caso sono sicuro che le sue parole saranno caustiche a sufficienza.
By Heraclitus, at 10 October, 2005 17:15
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