Friday, December 09, 2005

Proclami Ideologici

Tante cose mi erano state imputate, tante. Ma quando ho letto i vari commenti a quest'articolo dei gemelli ho capito che cretinate simili avrebbero potuto dirle anche al sottoscritto:

"beh è evidente che 72 ce l'ha un po' con voi. penso che il bertinottiano ve lo siate guadagnati scrivendo degli attacchi della democrazia americana alle democrazie sudamericane. l'argomento l'avete chiuso là. il signor 72 potrebbe argomentare invece di lanciare proclami ideologici."

Qui non si tratta di avercela, e soprattutto non si tratta di lanciare proclami ideologici. Ma dove le tirano fuori queste trovate? Da Repubblica?

Ho notato spesso questi atteggiamenti su chi compra le copertine delle cose, ma non ne capisce il contenuto, ritengo sia un retaggio di maestre e professori pirla, che hanno insegnato a imparare a memoria le cose. Un mio professore per esempio era un grande nello sgamare sta gente, chiedeva: "Ma era coca-cola o fanta?" --- "fanta!" (classica tecnica da kamikaze) e lui replicava "Sicuro???" --- e lo studente: "No, no, heheh, coca-cola!" --- "Peccato, era fanta!" --- ma se ci azzeccavi, scattava il famoso e inamovibile: "perché???" --- e lì crollavano tutti. Come pere cotte.

Anni fa vivevo in un appartamento studentesco con uno che avversava la sx per via del rivestimento zozzo che essa aveva all'Uni (kefia, rasta, cani luridi onnipresenti, ...), un giorno mi disse che gli piaceva come parlavano Casini e Fini, poi mi disse che si sentiva "fondamentalmente" (che parola infingarda) di Forza Italia. E lì ho capito che non aveva mai capito nulla. Infatti era affetto da banderuolismo cronico, che di per sé non è un peccato, ma nel suo caso si trattava di totale incapacità di decodificare le cose. Ora definirei la cosa come TOTALE ASSENZA DI CHIAREZZA MORALE.

I gemelli, sono sempre più innamorati della loro voce, e in questi termini criticano Rocca:

"sì in effetti è parecchio fastidioso. Più che tutto perchè con questo linguaggio non fa distinzione tra quelli come noi (che siamo a favore alla grazia a sofri) e soprattutto come te e tanti altri che sono rimasti del tutto estranei alla questione.

Mi sembra un po' il comportamento da superstar: va alla cena di gala, dice che il cibo e gli ospiti fanno schifo, ma rimane... "


Ho già fiskato la loro superficialità in un mio post, ma credo che non si arrivi a nulla a discutere con loro in quanto, come diceva il mio benemerito prof. di economia dell'Univeristà di Córdoba (Eduardo Ramos):

"non si arriva mai a nulla di buono se non si chiamano le cose con il loro nome!"

In questo loro non sanno da che parte cominciare, di nomi ne hanno tanti per la stessa cosa, a questo porta il relativismo!

Perfino nella "scolastica" si stabiliva il valore dei termini prima di iniziare una disputa filosofica.

Non serve a niente uno che vive nella democrazia, osanna la democrazia del paese più democratico del mondo, si piazza un bell'aquilotto come avatar, ma sottilizza come sia squisitamente realista e maturo propinare tutt'altra cosa a chi soffre di dittature varie nel mondo. Questi atteggiamenti hanno un nome: ipcrisia. Quest'ipocrisia ha una patria: Francia. Mi risulta che nelle banlieu parigine ora i prezzi per metro quadro siano allettanti, ma suggerirei agli amanti di quei sistemi sociali tanto in voga nella terra dei mangia-rane, di non andarci con un SUV.

Ma la ciliegina sulla torta è la sufficienza con cui viene trattato l'ultimo libro di Sharansky:


"Ho finalmente iniziato il libro di Sharansky, non è da scienziati della politica, ma è certamente suggestivo, nel senso etimologico del termine..."

Nel senso etimologico del termine??? Azzz, siamo alle frecciatine al curaro!

UPDATE: il commento è di Phastidio il quale ribadisce che il contesto e il tono sono stati da me travistati, se me lo dice gli credo. Perciò non cancello e se così fosse, A LUI, chiedo venia. Ma sono sempre più curioso che bisogna fare per essere riconosciuti scienziati della politica, e poi, SdP si nasce o si diventa?

Difficilmente prendo posizioni così taglienti, ma la spavalderia alla Mark Steyn non mi manca e, sebbene mi si griderà contro, di tutto immagino, beh, io, tirerò dritto, e come Tom Wolfe, sarò all'aeroporto a fare ciao ciao con la manina!

12 Comments:

  • amico: ma sai leggere o no? Metà dei commenti che citi non sono nostri. Quello su Sharansky addirittura è di Phastidio, uno che a te ne può insegnare tante, e che oltretutto alla tesi di Sharansky crede.

    Almeno cerca di leggere, prima di criticare, aa.

    By Anonymous Anonymous, at 09 December, 2005 18:27  

  • sono in imbarazzo io per te: primo perchè se scrivi su di me un post, giusto per correttezza, potresti dirmelo, sai... giusto perchè io sarò ipocrita (cosa c'entra?), ma non è che tu ci faccia una bella figura.

    ps: non si capisce nulla di cosa hai scritto.

    By Anonymous Anonymous, at 09 December, 2005 18:31  

  • poi mi devi spiegare: il tuo "non si ottiene nulla a parlare con loro". probabilmente non hai mai scritto un solo commento da noi, e hai già concluso che non si ottiene nulla. Sarà, ma mi sembra che le tue conclusioni siano un pò semplicistiche. sentiti comunque libero di pensarla come vuoi...

    By Anonymous Anonymous, at 09 December, 2005 18:37  

  • Scusa. Forse sarà un mio limite, anzi sicuramente, ma non ho capito nulla, specie nel finale del post. In soldoni: a quali conclusioni arrivi?

    By Anonymous Anonymous, at 09 December, 2005 18:57  

  • Grazie dei commenti.
    Ritengo il tuo commento a un mio precedente post estremamente superficiale, mi spiace ma la penso così. Non condivido nessuna delle tue conclusioni su Cina, Iran, realismo. (ora scusate ma faccio un po' fatica a distinguere fra aa e m+, ne ho letti di post vostri ma i concetti dell'uno si sormontano con quelli dell'altro, non ve la prendere se vi metto in comune)
    Questo in linea di principio.
    Se non capite il mio post, un po' vi capisco e anche vi do ragione, sono alquanto ostico nella forma, e lo dico offendendomi.
    Non sono affatto convinto che ciò che Phastidio scriva su Sharanky suoni come un complimento, suona invece come una presa in giro, che mi va bene purché mi si conceda di puntualizzarlo. Anche qui potrei sbagliare.

    Una volta un commento l'ho scritto.

    Non ho mai detto che non si ottiene nulla a parlare con loro. Ho detto che non si arriva a nulla di buono a discutere con un relativista, se poi non lo sei, allora tante scuse. Leggi però la frase sulla Scolatica. Ritengo più semplice riconoscere che si arrivi a conclusioni totalmente differenti analizzando lo stesso fenomeno, e siccome i termini di cui se ne parla non coincidono è inutile discutere.
    Il fatto di non aver avvertito del post è un po' colpa mia, ma ho sbagliato a buttarlo giu e volevo metterlo un po' a posto, poi però è stato letto e allora così lo lascio.
    Se una tesi così la ascolto dai radical-chic di Firenze (perché adesso qui vivo) la chiamo ipocrita e quindi se la ascolto da voi la chiamo allo stesso modo. Mi dispiace che ve la prendiate. Comunuque vi chiedo scusa per non avervi avvertito, quello non è stato corretto.

    By Blogger Heraclitus, at 09 December, 2005 19:02  

  • E attendi bene, quando ce vo' ce vo'.
    Phastidio, per quello chiedo venia, ammetto di aver travisato il senso del tuo commento. Ma non credo che la sua semplicità e concinnitas siano biasimevoli. Grazie del commento.

    By Blogger Heraclitus, at 09 December, 2005 21:52  

  • amico: non hai ancora rettificato. Ora devi mettere in fondo al post: Update: ho sbagliato. La frase citata non era dei gemelli ma di phastidio il quale inoltre non voleva assolutamente denigrare Sharansky. Poichè, come scrivi, hai coraggio e tiri dritto: allora rettifica, aa.

    By Anonymous Anonymous, at 10 December, 2005 17:49  

  • AA te lo dico una volta sola.
    1. non siamo mai stati amici perciò vediamo di finirla subito con questo "amico".
    2. non rettifico nulla solo perché uno me lo impone.
    3. ora devo?
    4. ho sbagliato? e cosa di grazia? ho sbagliato a pensare che le tue idee siano diverse dalle mie? che siano arzigogolate e artificiose? che tu giunga a conclusioni che non condivida?
    5. da quella frase di Phastidio io leggevo sufficienza in abbondanza, lui mi dice che non è così, io ovviamente accetto e gli credo e riconosco che essendo la mia una interpretazione su un suo tono poteva essere fuorviata dal generale tono dei commenti di quel post, ma allora spiegatemi che si fa per essere "scienziati della politica".
    6. è la seconda volta che cerchi di tirarti fuori dal mio post. Se oltre a sostenere che non condivido le tue argomentazioni io cito i commenti di altra gente che commenta sul tuo post c'è qualcosa di male? Dovrei specificare con una nota le fonti in modo più preciso? Se è necessario lo faccio.
    7. sebbene non sia d'accordo su alcuni contenuti la tua forma è buona, però scrivimi perché e poiché con l'accento acuto, suvvia. ;o)

    By Blogger Heraclitus, at 10 December, 2005 20:26  

  • Ora ho fatto un UPDATE sul commento di Phastidio. In fondo era doveroso, è vero.

    By Blogger Heraclitus, at 10 December, 2005 20:33  

  • Rimane il fatto che mi è stato imposto, e ho specificato all'inizio che erano commenti su un tuo post, però forse era meglio come avevamo detto prima che io mettessi la nota su ogni citazione. Se credi cambio il post e metto i riferimenti, ok?
    Non ho mai detto che fosse vostra, l'hai desunto tu, ma ora è stato specificato. Tu stai vaneggiando, Phastidio non parla di scienza politica bensì di scienziati della politica. Poi se davvero fosse una scienza e lo dubito (sono sarcastico), allora seguirebbe il metodo scientifico.
    Base "empirica"? Manca di base empirica?

    Ciò detto, Sharansky riconduce il terrorismo alle "dittature" il che non è "EMPIRICAMENTE" provato. Ecco qual è il punto. La base empirica. Nessuno poi parlava di "scienziati della politica", ma solo di "testo di scienza politica". La differenza potrà apparirti molto sottile, ma se si vogliono analizzare i problemi in modo serio bisogna avere una base empirica, ecco tutto.

    Non credo Sharansky riconduca il terrorismo alle dittature, semmai sono perfettamente miscibili, ma non delinea un rapporto di causa-effetto. Essendo da 10 anni nel mondo della scienza, conosco bene il metodo scientifico; mi risulta un po' ostico delineare una prova empirica come dimostrazione di un ragionamento di politica. Perché? Vi sono ragionamenti di politica non empirici? Se si vogliono analizzare i problemi in modo serio bisogna avere una base empirica? Questo è meglio dell'Oracolo di Delfi. E chi avrebbe una base empirica? Possiamo contrapporla a una scientifica? In politica si ragiona solo per dati empirici? E perché alcuni li hanno e altri no? Ragazzi, ma state vaneggiando o mi state prendendo in giro?
    Per il resto concordo, ma ribadisco che una cosa sono i commenti, una cosa il vostro pensiero. Ma credo che se per voi va bene, metto i riferimenti alle citazioni, ok?

    By Blogger Heraclitus, at 12 December, 2005 00:25  

  • "Poi se davvero fosse una scienza e lo dubito (sono sarcastico), allora seguirebbe il metodo scientifico.
    Base "empirica"? Manca di base empirica?"

    Sì. certo non quella insegnata in Italia, che è filosofia, e qui hai ragione. Ma negli Usa la scienza politica è empirismo puro. Statistica anvanzata, indici di correlazione. Per farti un esempio mi è arrivato due giorni fa un libro "Electing to fight" (Snyder and Mansfield, Mit Press), i cui indici vengono elaborati dal sistema OLS

    Certamente la scienza politica e materie affini (relazioni internazionali) non sono paragonabili alla chimica, ma questo è ovvio. Rimangono dei limiti di incertezza, che poi sono quelli che creano le ideologie: cosa non si può spiegare da una correlazione (la nascita del terrorismo per esempio) viene spiegato da ognuno come ritiene meglio.

    Ti ringrazio ancora della correzione, a presto. M+

    By Anonymous Anonymous, at 17 December, 2005 09:23  

  • Interessante il tuo punto di vista. Ma, e non me ne volere, ritengo alquanto semplicistica questa dicotomica distinzione in metodo se non in intenzioni fra la Scienza Politica in Italia (Europa, dico io) e in America (USA). Che al MIT si usi "anche" un approccio alquanto "numerico" ad un problema complesso non è da meravigliarsi; ma da qui a desumerne mancanze e lacune nell'atteggiamento statunitense riguardo le questioni di diplomazia internazionale ce ne vuole. Da parte mia vedo invece sempre il solito problema. C'è chi tende a chiamare le cose con il "loro nome" e ci si confronta (vedi Bolton all'ONU) e chi segue il balletto mitteleuropeo del relativismo chiamato "real politik".
    Grazie comunque per lo spunto.

    By Blogger Heraclitus, at 17 December, 2005 12:41  

Post a Comment

<< Home