Sunday, November 20, 2005

In difesa del "Linkage"

Poco tempo fa scrissi un post intitolato: Sono commosso...
Uno dei "gemelli", aa ha risposto con un commento a quel post. Non sono affatto d'accordo con il commento, ma ritengo importante la mia risposta perciò ne ho fatto un post.

Secondo me è molto più importante il rafforzamento dell'alleanza tra USA e Vietnam che non il discorso di Bush.

Dire in faccia alla Cina che la Cina non ci piace non porterà necessariamente dei frutti: qui non siamo davanti all'URSS che sta crollando. Siamo di fronte ad un paese che fra cinquant'anni sarà il più forte del mondo, dove la gente si arricchisce. PEnsare che un paese da sempre chiuso in se stesso si apra perchè glielo chiediamo noi, mi sembra un po' ingenuo. E difatti a Washington nessuno ci crede, aa.

Non sono d'accordo.

Qui non stiamo parlando di potenza economica, qui stiamo parlando di libertà.
In quanto se la Cina rimarrà una dispotica dittatura le sue decisioni in campo internazionale non potrenno che essere dispotiche.

"The International community should never trust a state more than that state trusts its own people"

Andrei Sakharov


Le direzioni da seguire sono 2, grosso modo, da una parte c'è la détente francese, l'appeasement, il trattare col dittatore per accaparrarsi i monopolistici vantaggi che scturiscono dall'avere un esclusivo e privilegiato rapporto con chi controlla l'economia di quel paese; tutto ciò a discapito di chiunque altro nel mondo ma soprattutto dei cittadini che sottostanno a quel despota.
Dall'altra c'è il fatto che non sono e non devono essere i governi a commerciare, bensì gli individui al loro interno: si chiama "free market". Quindi la strategia è la stessa che con la Russia, la tecnica è quella del linkage. Ma il linkage dei rapporti commerciali con l'apertura ai diritti umani e alla democrazia funziona solo se anche gli altri soggetti internazionali si adoperano. La Francia per esempio se ne fotte altamente, ma ricordiamo che la Francia o la Germania sono pur sempre democrazie e il loro giochino funziona solo fino a che l'opinione pubblica non si accorge di cosa sia e dove porti la détente e, soprattutto, e qui sta il coniglio nel cappello di Bush, fino a che non vede che un'altra strada è possibile. Se la Cina si ritrova ad avere USA ed Europa in stato di linkage, la sua dittatura avrà i giorni contati. AA, Bush il discorso in realtà non l'ha fatto ad uso dei cinesi, mi stupisce che tu non lo colga.
Ritengo che tu cada in un tranello tipico di un economia, intesa come scienza, tipica di sistemi socialistoidi.
Mi spiego, i timori che colgo spesso nella gente si basano più sul fatto che la Cina diventi una potenza economica che sul fatto che sia dittatoriale, dispotica e aggressiva. Questa è la linea di pensiero che ha sempre seguito l'asse franco-alemanna in Medio Oriente, ed è frutto di alcune non-verità: si ritiene che sia preferibile trattare con una dittatura dissestata e che tale rimanga che con una democrazia florida e liberale; non si ha nessuna fiducia sulla capacità di un popolo rimasto "troppo" tempo sotto propaganda di sapersi governare da solo (democrazia) per questo si preferisce trattare con un dittatore ritenendo di poterci trattare e di trarne maggiori vantaggi. Ma tutto questo si spiega con la più grande svista di tutte. Questa analisi invariabilmente me le sento ripetere da gente che ancora crede alla favoletta dell'economia intesa come gioco a somma zero. Per spiegarlo ai non addetti ai lavori, un sistema con economia a somma zero è quello in cui se un individuo o uno stato diventa ricco invariabilmente vi sarà un individuo o uno stato che diventerà povero, quasi fosse una legge di compensazione, immaginate un'economia fittizia come quella del gioco in scatola "Monòpoli". L'economia NON E' UN GIOCO A SOMMA ZERO, se la Cina diventa ricca non muore nessuno, ma se la Cina diveta ricca con una condizione di schiavitù al suo interno la tragedia non sarà solo dei cinesi ma anche nostra. Se la Cina si arricchirà diventando democratica e il livello di vita salirà al suo interno allora non ci saranno capovolgimenti geopolitici per cui fare hara-kiri. Ricordate ad esempio quello che sta succedendo in Messico, il quale si ritrova ultimamente ad essere un paese ben più ricco di un tempo, ergo si ha una trasformazione della sua economia in quanto il costo del lavoro è aumentato assieme al tenore di vita, così che si verifica l'outsourcing. Questo coinvolgerà anche la Cina, ma pienamente solo se diventerà una democrazia in quanto solo allora il tenore di vita al suo interno salirà. Non possiamo e non dobbiamo fermare la globalizzazione come la crescita economica Cinese, ma dobbiamo rendere democratico quel paese, questo è ciò che sta dietro il discorso di Bush, ed è per il bene di tutti.
AA, a Washington nessuno crede a ciò che hai scritto e a come lo hai scritto, su questo puoi scommetterci.

3 Comments:

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    By Blogger amal, at 06 December, 2005 17:09  

  • Complimenti, bel post.
    Anche io, penso che il problema più importante sia quello di rendere la Cina Democratica.
    Probabilmente un ruolo importante lo potranno avere i Blogger ed Internet, che al momento rappresentano quanto di più libero e democratico ci sia.
    Ti metterò tra i miei preferiti.
    Ciao

    By Blogger amal, at 06 December, 2005 17:15  

  • Grazie Andrea! Se conosci lo spagnolo questo sito può fare per te:

    www.aipenet.com

    By Blogger Heraclitus, at 06 December, 2005 17:25  

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