Primo mini-fisking al Principe Valium
Il Principe Valium (leggi "Mortadella"; grazie a Paolo) l'ha sparata davvero grossa, siamo all'iperbole nel metafisico con volo pindarico su specchio scivoloso:
Abbiamo la stessa ricetta - benone! Meglio sindacarmi da me allora, così faccio per tre anche senza la "Triplice".
Trasferimento tecnologico per aumentare il tasso di innovazione - trasferimento da dove? Abbiamo serbatoi di tecnologia tenuti nascosti? Chiusi? Chè? Non la usiamo tutta subito la tecnologia a nostra disposizione? O abbattiamo i brevetti altrui e la freghiamo senza pagarla? Abbiamo un tasso di innovazione basso? A me non risulta. Il leit motiv sembra essere sempre quello: da solo il mercato è demente, fa puttanate, mi ci devo mettere io, Principe Valium a togliere un po' di tecnologia di qua e trasferirla di là, se no quei mentecatti non ci arrivavano da soli. Ma il principessino lo sa che la tecnologia la inventano le imprese perché gli fa comodo e non perché glielo ordina un lidér maximo? Altrimenti stavamo freschi da un pezzo!!!
crescita dimensionale delle imprese - mah! Qui non ci arrivo. Sono tutte troppo piccoline? Devono assumere personale? E gli stipendi chi glieli paga? Ma che le aziende si fanno crescere per ordine dello Stato ora? Eh ma allora basta copiare la Corea del Nord, lì di privato non c'è nulla! Un po' di copia incolla dei metodi di pianificazione del Caro Leader e siamo a cavallo!
nascita di gruppi e consolidamento delle filiere - questa è brutta, perché si può leggere in due modi: un modo sarebbe che i gruppi li faccia nascere lo Stato, il che è una puttanata che abbiamo visto nei decenni del XX secolo fa acqua da tutte le parti (vedi sopra).
Ma in realtà il tutto mi puzza molto di più di giochino in stile Regioni > "lega delle coop" > Comuni > Coop + Conad = Addio libera concorrenza. Si scrive consolidamento delle filiere, uno pensa al latte della mucca Lola e a quel demente del bambino coi baffi di latte, ma si legge: l'economia dalla A alla Z la controlla e la crea lo Stato.
nascita e sviluppo di imprese in nuovi settori - eh sì, perché lo sanno anche i sassi che lo Stato è rapidissimo a scoprire tutte le nuove nicchie di mercato da sfruttare con immediatezza ed efficienza, mentre gli imprenditori sono lenti, e poi mancano di iniziativa e capacità manageriale nel muoversi!!!
Signori rileggetevi il post di Fausto, è il mercato che governa l'economia non viceversa. Chi si è messo a controllare il mercato ha sempre invariabilmente fatto danni e lo sappiamo da prima di Adam Smith, per la precisione dai tempi della "Scuola di Salamanca" e di Diego de Covarrubias y Leyva, Luis Saravia de la Calle, Juan de Mariana e Jerónimo Castillo de Bobadilla. Il cardinale gesuita Juan de Lugo sosteneva che il prezzo dipende da così tanti fattori particolari che solo Dio potrebbe conoscerli tutti. Gli scolastici sopra menzionati ammonivano che nessuna persona o gruppo conoscere o valutare con certezza tutte le informazioni inerenti ad un mercato libero. Perciò i governi non possono pianificare l'economia o ordinare il mercato.
Il comunismo ci ha provato ed ha fallito ed eccoci qua, oggi, con il Principe Valium che cerca di convincerci che lui riuscirà dove tutti gli altri prima di lui, grazie a quella politica, hanno fatto catastrofi inenarrabili.
Fonti: AIPEnet, Le Guerre Civili, A Conservative Mind
Abbiamo le stessa ricetta per risolvere i problemi del Paese... Trasferimento tecnologico per aumentare il tasso di innovazione, crescita dimensionale delle imprese, nascita di gruppi e consolidamento delle filiere, nascita e sviluppo di imprese in nuovi settori...
Abbiamo la stessa ricetta - benone! Meglio sindacarmi da me allora, così faccio per tre anche senza la "Triplice".
Trasferimento tecnologico per aumentare il tasso di innovazione - trasferimento da dove? Abbiamo serbatoi di tecnologia tenuti nascosti? Chiusi? Chè? Non la usiamo tutta subito la tecnologia a nostra disposizione? O abbattiamo i brevetti altrui e la freghiamo senza pagarla? Abbiamo un tasso di innovazione basso? A me non risulta. Il leit motiv sembra essere sempre quello: da solo il mercato è demente, fa puttanate, mi ci devo mettere io, Principe Valium a togliere un po' di tecnologia di qua e trasferirla di là, se no quei mentecatti non ci arrivavano da soli. Ma il principessino lo sa che la tecnologia la inventano le imprese perché gli fa comodo e non perché glielo ordina un lidér maximo? Altrimenti stavamo freschi da un pezzo!!!
crescita dimensionale delle imprese - mah! Qui non ci arrivo. Sono tutte troppo piccoline? Devono assumere personale? E gli stipendi chi glieli paga? Ma che le aziende si fanno crescere per ordine dello Stato ora? Eh ma allora basta copiare la Corea del Nord, lì di privato non c'è nulla! Un po' di copia incolla dei metodi di pianificazione del Caro Leader e siamo a cavallo!
nascita di gruppi e consolidamento delle filiere - questa è brutta, perché si può leggere in due modi: un modo sarebbe che i gruppi li faccia nascere lo Stato, il che è una puttanata che abbiamo visto nei decenni del XX secolo fa acqua da tutte le parti (vedi sopra).
Ma in realtà il tutto mi puzza molto di più di giochino in stile Regioni > "lega delle coop" > Comuni > Coop + Conad = Addio libera concorrenza. Si scrive consolidamento delle filiere, uno pensa al latte della mucca Lola e a quel demente del bambino coi baffi di latte, ma si legge: l'economia dalla A alla Z la controlla e la crea lo Stato.
nascita e sviluppo di imprese in nuovi settori - eh sì, perché lo sanno anche i sassi che lo Stato è rapidissimo a scoprire tutte le nuove nicchie di mercato da sfruttare con immediatezza ed efficienza, mentre gli imprenditori sono lenti, e poi mancano di iniziativa e capacità manageriale nel muoversi!!!
Signori rileggetevi il post di Fausto, è il mercato che governa l'economia non viceversa. Chi si è messo a controllare il mercato ha sempre invariabilmente fatto danni e lo sappiamo da prima di Adam Smith, per la precisione dai tempi della "Scuola di Salamanca" e di Diego de Covarrubias y Leyva, Luis Saravia de la Calle, Juan de Mariana e Jerónimo Castillo de Bobadilla. Il cardinale gesuita Juan de Lugo sosteneva che il prezzo dipende da così tanti fattori particolari che solo Dio potrebbe conoscerli tutti. Gli scolastici sopra menzionati ammonivano che nessuna persona o gruppo conoscere o valutare con certezza tutte le informazioni inerenti ad un mercato libero. Perciò i governi non possono pianificare l'economia o ordinare il mercato.
Il comunismo ci ha provato ed ha fallito ed eccoci qua, oggi, con il Principe Valium che cerca di convincerci che lui riuscirà dove tutti gli altri prima di lui, grazie a quella politica, hanno fatto catastrofi inenarrabili.
Fonti: AIPEnet, Le Guerre Civili, A Conservative Mind
2 Comments:
E' incredibile la serie di bestialità che Prodi riesce a dire in una volta sola...
By Anonymous, at 06 March, 2006 13:36
Bel post. Prodi ha poche confuse idee di profondità nulla, ma ben radicate in testa ed esposte con prosopopea e faccia da .... l'ho paragonato ad Ali G da questo punto di vista.
Ciao (saluto vèneto), Abr
By Abr, at 06 March, 2006 14:49
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