Friday, October 12, 2007

Un uomo pieno di... PACE


E così alla fine hanno assegnato i premi Nobel, sì, proprio quelli per la pace. I premi Nobel per la pace sembrano seguire il rigoroso metodo delle triplette, ossia per ogni tre stronzate assolute ve n'è uno accettabile. Quest'anno, neanche a dirlo siamo alla stronzata assoluta: ebbene sì, li hanno dati ad Al Gore e all'IPCC, ex aequo, proprio loro, i Gianni e Pinotto del clima. Mr Gore, per rinfrescare un po' la memoria sarebbe colui che usa i soldi di tutti per sancire che la temperatura del pianeta è controllata dall'aumento o diminuzione del biossido di carbonio, quando, vista la necessità in Scienza del riconoscimento del principio di causa-effetto, essendo i cambiamenti in CO2 posteriori di circa 800 anni rispetto alle variazioni di temperatura, tutto il nocciolo della sua campagna mediatica, perché di questo si tratta, non ha più ragione di essere, se non nelle barzellette. Rimane però lo stupore di vedere consegnata l'astrologia al campo di azione della pace. O a Stoccolma sono tutti rincretiniti, o qualcuno ha deciso anche lì di cavalcare l'onda del sistema tanto in voga oggi, ossia dell'annientamento del dissenso con la creazione mediatica del largo consenso. Per capire i rischi di questa pericolosa strada in scienza si legga questo mio post precedente.

La semantica però non è un'opinione. A mio avviso il premio Nobel per la pace andrebbe eliminato e sostituito con quello per la Libertà.

Last but not least: in fondo però, se il Nobel per la pace è stato assegnato a gente come Jimmy Carter e Yasser Arafat, mi sa che a commento di quello per Al Gore non rimane che farsi una grassa risata.




UPDATE 01:

Leggetevi anche questo interessante articolo di Maria Giovanna Maglie.


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