Sunday, April 22, 2007

Italianità

A tutto c'è un limite.
In questi giorni mi sto seriamente domandando quanto guano si può effettivamente dar da mangiare agli Italiani o anche agli Spagnoli prima di arrivare al punto in cui la gente si accorga che sta pasteggiando a stronzate.
Per accorgersi di quello che sto dicendo basta leggere le pagine di uno di quei giornaletti che ti regalano per la strada. Il loro livello di viscidume è tale da arrivare a farmi ipotizzare la "propaganda".
Se illustri personaggi come Von Mises, Rand, Von Hayek, Smith, Berlin (purtroppo totalmente sconosciuti ai più perché i libri di scuola e filosofia tutt'ora in uso nelle scuole solo parlano dei deficienti che la storia l'hanno fatta dando a bere montagne di letame ad altri dementi: Marx, Russeau, More, Chomsky, Engels, ...; invece di parlare di quelli che ci avevano visto giusto) parlano inascoltati di laissez-faire in economia, definendo più o meno direttamente il capitalismo, quanto potranno andare avanti i nostri Mortadella, Bambi e chi più ne ha più ne metta nello spingere esattamente verso un sistema economico sempre più controllato dallo Stato? Ogni generazione sembra subire lo stesso fascino perverso di idee mercantiliste e stataliste. Ma arrivare a miscelare tutto ciò, ad associarlo a doppio filo con l'identità nazionale è perverso.
La sottile ironia la lascio a Christian Rocca:

L'italianità
Qualcuno provi a usare un normalissimo conto corrente di una qualsiasi banca americana, poi provi ancora a ripetere la frase "mantenere l'italianità delle nostre banche".
21 aprile


Se non avete capito la stoccata di Rocca allora non sapete quasi nulla sul'economia italiana. E parlo di semplice paragone fra un CC italiano e uno Americano.

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