Friday, April 07, 2006

Message from a Time Traveler

Will it be science fiction? I hope it will stay so, for I hope people will start soon using their head to think.

The Time Traveler appeared suddenly in my study on New Year’s Eve, 2004. He was a stolid, grizzled man in a gray tunic and looked to be in his late-sixties or older. He also appeared to be the veteran of wars or of some terrible accident since he had livid scars on his face and neck and hands, some even visible in his scalp beneath a fuzz of gray hair cropped short in a military cut. One eye was covered by a black eyepatch. Before I could finish dialing 911 he announced in a husky voice that he was a Time Traveler come back to talk to me about the future.

Read the whole "message".

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Thursday, April 06, 2006

FavIcon from Pics

Today I found a nice webiste. I needed to renew my favicon so I was looking for a website to inspire me and instead I found a website that brilliantly does all the job for you!

From the same websites here are some nice free online tools you can use:

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"...una posizione eccezionale"

Cito Enzo Reale e Liberopensiero in questo ottimo post sull'ultima mostruosità de Testa Quedra:

In un'intervista concessa all'agenzia Sana, Romano Prodi ha detto ieri che in caso di vittoria elettorale della sua coalizione coopererà in modo stretto con la Siria a favore della pace e della stabilità in Medio Oriente, Siria che "occupa una posizione eccezionale, il cui ruolo è importante e costruttivo, contrariamente a ciò che certi media pubblicizzano".

Nel frattempo:

Syrian officials are aggressively silencing domestic political opposition while accommodating religious conservatives to shore up support across the country.

Ma che succede? Il nostro agente del KGB si mette a giocare a carte scoperte? Ma almeno la Francia i traffici commerciali civili e militari con Saddam li faceva aumm' aumm'. Ma come si fa a dichiarare una cosa simile? Dopo quello che di recente è successo in Libano. Dopo i buffoneschi accordi Siria-Iran. Spero solo che questo non sia altro che il canto del cigno!

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Wednesday, April 05, 2006

ICI: un inaspettato retroscena

L'ICI sulla prima casa è ingiusta e immorale a un livello che non ve lo immaginate nemmeno. Molti italiani si sono messi non le fette, ma i prosciutti sugli occhi. In effetti ti terrorizzano dicendoti che se il "pizzo" non lo pagate brutte cose succederanno agli asili dei vostri bambini o all'immondizia sotto casa, alle strade della città; ovvero, tutti servizi per i quali mi sembra corretto pagare. Abbattere l'ICI sulla sola prima casa mi sembra un ottimo compromesso. L'ICI è frutto a mio avviso di una visione feudale della terra. Tutto appartiene al signore feudale e chiunque stazioni sulla sua terra gli deve pagare gabella. In "terre nuove" dove tutte queste stratificazioni sclerotizzate non si sono reimpiantate (USA), questa visione non c'è. Non essendoci c'è più incentivo a comprarsi una casa una volta che si forma una nuova famiglia, per per dirne una. L'ICI è il disprezzo per la proprietà privata, e dove esso esiste non c'è una vera società democratica, in quanto si accetta supinamente che l'abitazione che mi appartiene, di fatto, sia sotto il controllo di un ente superiore al quale devo pagare una tassa per continuare a possederla. A sinistra piace questa storia della progressività delle imposte, li fa andare in brodo di giuggiole, in quanto non si toglieranno mai quell'invidia-odio per chi possiede più di loro, eccetto il fatto che quandunque arrivassero essi ad avere molto fanno carte false per trovare esenzioni. L'economia non è un gioco a somma zero, non è come a Monopoli, dove se uno diventa ricco l'altro necessariamente finisce i soldi, il giochino infatti si chiama "Monopoli" mica per niente! Non si può togliere al ricco per dare al povero, si diventa tutti poveri così. Bisogna dare invece l'incentivo e la possibilità per creare altra ricchezza:

"A high tide floats all boats"

L'ICI sulla prima casa si può eccome eliminare, il progetto esiste ed è molto ben spiegato da Renato Brunetta, il quale coinvolge il tutto in un brillante piano di eliminazione progressiva del debito inserito in un'ottica di federalismo fiscale distribuito a livello regionale, provinciale e comunale.

Leggete e meditate.

Ma dove troverà Berlusconi i soldi per eliminare l'Ici sulla prima casa? Bella domanda, ma ancor più bella e seria la risposta. Nel punto 5 del programma della Casa delle libertà, «finanza pubblica», si individua come il patrimonio pubblico dello Stato (di 1800 miliardi di euro), sia superiore al debito pubblico (1500 miliardi di euro). Ma mentre il passivo è collocato come debito pubblico sul mercato e costa; la parte attiva collocabile e valorizzabile (fatta da azioni, crediti, immobili, concessioni, ecc. pari al 40% del totale cioè 700 miliardi di euro) è tutta in mano pubblica, e rende poco.
Si calcola che il grosso del patrimonio pubblico, che può essere collocato e valorizzato sul mercato, circa i due terzi sul totale, vale a dire circa 500 miliardi, è dei governi locali regioni, province, comuni. Ne deriva che se i governi locali privatizzassero in tutto o in parte o mettessero a rendimento di mercato i 500 miliardi in valore dei loro asset, essi potrebbero non solo eliminare tutti i loro debiti, ma anche avviare enormi investimenti.
La proposta della Casa delle libertà è un grande e libero patto tra Stato, Regioni, Province, Comuni, risparmiatori e investitori. Un patto che realizzi il federalismo fiscale solidale, di cui all'art. 119 della Costituzione. L'attuazione di questo federalismo fiscale è ormai da tutti considerata necessaria. Non sarà causa di aumento, ma all'opposto di riduzione della spesa pubblica. Maggiore trasparenza dei conti, maggiore efficienza, minore evasione e minori sprechi. Soprattutto maggiore e più diretto controllo da parte dei cittadini sul governo della cosa pubblica: riducendo il debito dello Stato, immettendo sul mercato una quota corrispondente di patrimonio pubblico; offrendo a risparmiatori e investitori maggiori e migliori opportunità di impiego privato dei loro capitali.
Solo su questa base, non aumentando le tasse sul risparmio, sulle partite Iva, ma abbattendo la manomorta del debito pubblico, ed eliminando le tasse sulla prima casa, l'Italia può ripartire. In particolare, se i comuni mettessero sul mercato, facendole acquistare agli inquilini al valore del canone (come prevede il piano Casa, già legge dello Stato, nella Finanziaria 2006), tutte le loro case, nonché gli altri immobili non strategici, questi ultimi al prezzo di mercato, il ricavato, almeno 30-40 miliardi di euro servirebbe ad abbattere in tutto o in parte il loro debito, e per questa via ad eliminare gli interessi passivi relativi (tra i 2 e i 3 miliardi di euro). Esattamente l'equivalente del mancato gettito dell'Ici prima casa (2,3 miliardi di euro). I conti tornano, vendere tutte le case e i negozi dei comuni che non rendono nulla, e smetterla di tassare le prime case dei cittadini.
Si realizzerebbe così un grande trasferimento di risorse da quel «capitale morto», come lo chiamerebbe l'economista peruviano Hernando De Soto, che è l'edilizia residenziale pubblica che non assolve più alla sua funzione sociale (dare una casa a chi ne ha veramente bisogno), avendo costi troppo alti e ricavi troppo bassi, ai cittadini e al mercato.
Oltre 1 milione e mezzo di famiglie (1 milione di case ex Iacp previsto dal piano Casa già in Finanziaria 2006, e almeno mezzo milione di case dei comuni) diventerebbero proprietarie della propria casa, con l'attivazione di una positiva spirale economica fatta di responsabilità, patrimonializzazione, riqualificazione, ristrutturazione, messa in sicurezza degli edifici e degli impianti. Con il ricavato si potrebbero non solo accendere 600.000 mutui, e realizzare 400.000 affitti sociali per le giovani coppie e chi ne ha bisogno, ma come abbiamo visto, potrebbe essere eliminata del tutto l'Ici sulla prima casa. Con gli italiani più liberi e responsabili: scusate se è poco.

Renato Brunetta


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"Our man" in Moscow

Per la Madre Russia l'Italia è sempre stata terra "fertile". Di "loro uomini", informatori, passa segreti, dirigenti del PCI, infiltrati il KGB o NKVD che fosse, ne ha sempre avuti a sufficienza.
Curioso come replicavano ai sospetti prima di Mitrokhin: "Sono tutte panzane!", e dopo Mitrokhin:"Ehhh, ma si sapevaaaa!".
Ora, fra i vari e scontati nomi (i.e.: Togliatti), spunta fuori un personaggio eccellentissimo: Testa Quedra, alias Principe Valium, alias Mortadella, alias ....beh, sapete di chi stiamo parlando no?

Mi domando che cosa faccia sorvolare sulla gravità dei crimini in questione da parte della gente comune. Se uno avesse passato segreti strategici e industriali ai nazisti per anni in più ricevendo finanziamenti e soldi da loro che si direbbe in proposito? E allora a che dobbiamo questa catalessi nei confronti di passò nomi, segreti e idee oltre cortina, dove, a quanto risultà i milioni di morti sterminati furono oltre 80 milioni?

Ecco gli articoli: 1 e 2.

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Sunday, April 02, 2006

Cinema and Politics

I guess "some" film directors can't resist to make up stories. So if the reality isn't how you like it you can always re-write it in a film and sell it as historical. You might not be able to fool everybody but you're surely going to fool a lot and the movie will still be there, available, in the years, ready to get some new gullible ones.
We got a never ending sequence of fantasy movies dressed as historical ones: Gladiator, Alexander, Troy, ...
Do they think real history might look not appealing to the public? Do they think they need to make it better, give their magic touch to these boring pages of our past at cost of credibility? Why don't they just do stuff like "The Scorpion King" or "Conan the Barbarian"? They'd have the possibility to freely invent there...
But here, once again, we're going to talk about politics, so here it comes this short round up, dedicated to a director that, let's say it frankly, it would have saved us a lot of time if he just sticked to his previous career: actor.
Ladies and Gentlemen, let's go fisking Mr George Clooney and the "Balkanization of Hollywood":

http://www.tcsdaily.com/article.aspx?id=111705A

http://www.tcsdaily.com/article.aspx?id=120705A

http://www.tcsdaily.com/article.aspx?id=010906C

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